27 aprile 2014

IL 5 PER MILLE ALLA RICERCA SCIENTIFICA

Ricordiamo che il 5x1000 non costa nulla al contribuente, ed è un diritto del cittadino poter assegnare questo fondo che lo Stato italiano ripartisce, per dare sostegno agli enti che svolgono attività socialmente rilevanti (ad esempio la ricerca scientifica).

PER LA RICERCA SCIENTIFICA
A chi possiamo dare il 5x1000 quest'anno?

Per esempio a un qualsiasi ente a vostra scelta che si occupi di ricerca scientifica, che si adoperi per tutelare la ricerca medica e la salute.

Di seguito alcuni esempi:

- Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, C.F. 03254210150 (finanziamento della ricerca sanitaria)

- ProRETT Associazione per la ricerca sulla sindrome di Rett Onlus 93043680201 (sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale)

- Fondazione Telethon, C.F. 04879781005 (finanziamento della ricerca scientifica e dell'università)

- AISM/FISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla, C.F. 95051730109 (finanziamento della ricerca scientifica e della università)

- Fondazione Piemontese per la ricerca su Cancro, C.F.    (finanziamento della ricerca scientifica e dell’università)

- FIRC Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, C.F. 80201470152 (finanziamento della ricerca scientifica e dell’università)

- AIL Associazione Italiana contro le Leucemie, C.F. 80102390582 (sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale)

- Associazione Levi-Montalcini aps, 97629860012 (finanziamento della ricerca scientifica e dell’università)


Fonte: Gravità Zero, testata di divulgazione scientifica 



ATTENZIONE: È indispensabile, oltre che scrivere il codice fiscale giusto, scriverlo nel RIQUADRO GIUSTO, che abbiamo messo tra parentesi dopo il codice fiscale!

16 aprile 2014

OLIMPIADI DELLE NEUROSCIENZE: STUDENTESSA DI NOVARA VINCE LA FINALE NAZIONALE

(foto di Roberto Bernardinatti per Università di Trento)

Anna Pan
La studentessa Anna Pan (classe 1997), 3° anno al liceo scientifico Antonelli di Novara, ha vinto la selezione italiana per le Olimpiadi delle Neuroscienze che si è tenuta all'Università di Trento il 12 aprile.

A lei sarà dunque affidato il compito di rappresentare l’Italia all’International Brain Bee (IBB), competizione internazionale che mette alla prova studenti delle scuole medie superiori sul grado di conoscenza nel campo delle neuroscienze, che si terrà il prossimo agosto a Washington in occasione dell’American Psychological Association Convention.

La finale di Trento per conquistare l'accesso alla sfida mondiale ha visto in gara 54 ragazzi, tre finalisti per ognuna delle 17 regioni italiane partecipanti più l'Istria. Anna Pan è tra i 300 studenti che hanno partecipato alla selezione piemontese organizzata dal NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino - e che si è svolta nelle scuole a febbraio. Il 15 marzo si è aggiudicata la finale nazionale insieme a Elena Savoini, anche lei del Liceo Scientifico Antonelli di Novara, ma 4° anno, e Simone Bucco che frequenta la 5° ginnasio al Liceo Classico Govone di Alba (CN).

Anna Pan e Yuri Bozzi
La finale consiste in una prima prova a squadre, dove i ragazzi si confrontano risolvendo un cruciverba. In seguito ognuno ha dovuto dimostrare le proprie conoscenze sull’anatomia del cervello - completando cinque tavole anatomiche mute fornite a ciascun partecipante - e dando prova delle proprie capacità nel diagnosticare malattie che riguardano il cervello, dal Morbo di Parkinson all’autismo. La prima fase si è conclusa con una serie di domande a scelta multipla. Al termine di queste prove, i migliori 5 studenti si sono contesi la vittoria finale rispondendo a domande dirette. Anna Pan ha ottenuto nella valutazione 87 punti su 90, un lieve vantaggio che le ha permesso di vincere una borsa di studio del valore di mille euro per partecipare alla finale di agosto negli USA.

Finalisti Piemonte

12 aprile 2014

FISICA E BIOMEDICINA NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE

La lotta contro l'Alzheimer e le malattie neurodegenerative prosegue e la medicina trova una possibile formidabile alleata nella fisica. Nell'articolo “Protein accumulation in the endoplasmic reticulum as a non-equilibrium phase transition”, pubblicato venerdì 11 aprile dalla rivista americana Nature Communications, quattro scienziati italiani propongono i risultati di una collaborazione interdisciplinare tra Fondazione ISI, Università degli Studi di Milano e CNR.

Il nostro lavoro parte dallo studio dell'accumulo di proteine nel reticolo endoplasmatico”, spiega Stefano Zapperi, ricercatore ISI, che firma l'articolo assieme a Zoe Burdrikis (Fondazione ISI), Giulio Costantini (CNR) e Caterina La Porta (Dipartimento di Bioscienze dell'Università di Milano). “È lì che vengono alla luce le prime tracce della malattia. Se la persona è sana – nello stato fisiologico e naturale – le proteine prodotte si degradano e vengono distribuite nell'organismo. Nella malattia l'accumulo prosegue invece in modo aberrante: le proteine vengono prodotte ma non riescono più a uscire. Ciò che è interessante è che questo processo avviene in modo analogo a una transizione di fase, come la trasformazione di un liquido in gas. Pensiamo a quando si passa dai 99,5 gradi ai 100 gradi nella temperatura dell'acqua: il cambiamento è piccolissimo, quasi impercettibile, eppure l'effetto è radicale. Da quel momento l'acqua passa dalla forma liquida a quella gassosa. Qualcosa del genere avviene nel reticolo, nella fase di transizione in cui le proteine non vengono più degradate e inizia l'accumulo aberrante”.

Studiando la cinetica di aggregazione di proteine attraverso la simulazione della diffusione di polimeri lineari, il gruppo di lavoro è riuscito a utilizzare con successo questo modello per descrivere dati sperimentali ottenuti in passato su altri pazienti. In particolare, sulla rimozione di beta-amiloide dal sistema nervoso centrale, permettendo di prevedere il comportamento atteso con la progressione del morbo di Alzheimer. “Noi abbiamo svolto un lavoro particolarmente attento sull'Alzheimer”, dice Zapperi, “ma il nostro modello può essere utilizzato anche nello studio delle altre malattie degenerative che presentano processi comuni. La fisica in questo caso si affianca allo studio in vitro, offrendo nuove prospettive d'analisi sull'aggregazione e sul deposito di proteine in situazioni aberranti. È una innovazione importante, perché in futuro simili tecniche potrebbero offrire un decisivo contributo a livello diagnostico: individuando il momento in cui si arriva alla transizione di fase, si può sapere in anticipo quanto il paziente si sta avvicinando alla malattia e agire di conseguenza”.

La Fondazione ISI, Istituto per l'Interscambio Scientifico (www.isi.it), è un ente di ricerca privato fondato nel 1983, sostenuto da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Fondazione CRT – Cassa di Risparmio di Torino e Compagnia di San Paolo. Con una spiccata vocazione allo studio della complessità, settore di cui è leader in campo internazionale, la Fondazione investe in svariati campi di ricerca fondamentale come la fisica, la matematica, la biologia con grandi progetti su Data Science, Social Science and Smart cities, Computational Epidemiology and Public Health – e ha ottenuto negli anni importanti risultati scientifici. Fondazione ISI sostiene anche attività di formazione, con l'obiettivo di creare in Piemonte un ambiente cosmopolita e all'avanguardia nell'ambito della ricerca scientifica internazionale.

Fonte 
UFFICIO STAMPA Fondazione ISI

6 aprile 2014

AIUTO AI RICERCATORI IN CERCA DI IMPIEGO DALL'UNIONE EUROPEA

L‘Unione europea da anni promuove la mobilità e la carriera dei ricercatori degli Stati membri e lo fa attraverso iniziative di diverso tipo, tra le quali spicca l’EURAXESS Roadshow, un bus itinerante per l’Europa che toccherà 22 Paesi e 29 città, fornendo informazioni su opportunità e finanziamenti per studenti e giovani ricercatori.

Il bus EURAXESS farà tappa anche in Italia in Friuli-Venezia Giulia e in Lombardia.

In particolare raggiungerà Trieste (AREA Science Park) il 7 aprile e Milano (Università degli Studi di Milano) l’8 aprile. A bordo ci saranno professionisti di EURAXESS che illustreranno tutti i servizi e le opportunità per avviarsi alla carriera di ricercatore.

  Un fotografo professionista sarà a disposizione dei visitatori per scattare gratuitamente foto da inserire nel CV.